Dopo aver aperto alla commedia la strada per il considerevole successo di critica e di pubblico, la Compagnia teatrale “Le colonne” torna a metterla in scena a partire dal 2006 fino al 2015. Attraverso un tono leggero, tutto giostrato su un umorismo di parola e non di situazione, ne I Lieder di Schumann vengono raccontate dagli stessi protagonisti le vicende di due coppie le cui vicissitudini sentimentali sono occasione per toccare le più svariate tematiche della vita a due. Carla ed Edoardo sono sposati da diverso tempo, medico lei, pianista lui. Il loro matrimonio sembra ormai incanalato sulla strada dell'abitudine e dello scontato. Carla stringe amicizia con Ottilia, una sua paziente che fa la cantante lirica e la invita a cena insieme al "professore", il suo compagno con il quale hanno in programma di sposarsi. Ma, fatalmente, Ottilia ed Edoardo vengono attratti da una reciproca passione nata, probabilmente, dalla comune passione per la musica. Carla cerca di "vendicarsi" cercando di innamorarsi del professore che s'è messo a farle la corte. Fin qui, la scelta formale, attorno a cui si sviluppa la storia, è quella degli stereotipi sia linguistici che di situazione. Ma quando sembra che le due coppie stiano per ricomporsi nella loro struttura originaria, un evento imprevisto imprime alla vicenda e alla sua messinscena teatrale una svolta che costituisce l’elemento caratterizzante la commedia. Vero e proprio protagonista della vicenda diventa infatti il tempo, poiché ai personaggi è data, nella finzione scenica, quella capacità non concessa all'uomo di sottrarsi ai vincoli del tempo. Questa possibilità, di entrare e uscire dalla dimensione temporale, conferisce ai personaggi e a tutto il testo, un distacco ironico che costituisce la vera cifra stilistica della commedia.
GIANCARLO LOFFARELLI