CENNI SULL'AUTORE
Giovan Battista (Titta) Zarra nasce a Sezze 1'8 aprile del 1917 ed è ordinato sacerdote il 23 giugno 1940, parroco di Santa Parasceve in Sezze a partire dal 1 aprile 1946 fino al giorno della sua morte, avvenuta per incidente stradale sulla via Appia il 29 marzo 1969. Inizia a scrivere testi teatrali nel 1941 ed entra in contatto con il mondo del teatro professionistico cominciando a frequentare l'attore Carlo Tamberlani ed il fratello di questi, il regista Ferdinando (Nando) che aveva fondato nel 1945, ad Assisi, l'Istituto del Dramma Sacro.
Dal 15 al 20 settembre del 1956, con la regia di Nando Tamberlani e l'interpretazione, fra gli altri, di Carlo Tamberlani e Loris Gizzi, va in scena a Roma, nello Stadio di Domiziano, il suo dramma in 8 quadri Savonarola.
Ai primi anni Cinquanta, diventa collaboratore di Radio Vaticana e per i lavori scritti per questa emittente viene ricevuto da Pio XII che lo definisce "penna d'oro". Nel 1953 pubblica il suo primo libro, uni saggio dal titolo S. Lidano pioniere della bonifica pontina.
Comincia anche la sua collaborazione con le riviste "Mater Ecclesiae" ed "Ecclesia Mater", sulle quali scrivono importanti filosofi come Pietro Prini e Cornelio Fabro, con la rivista "Tabor", diretta da Luigi Gedda, e con la rivista "II fuoco", insieme a Bonaventura Tecchi ed Eugenio Zolli.
Nel 1965, Titta Zarra trae da un suo precedente dramma, il libretto d'opera II grande assedio che viene musicato dal maestro Antonio Brainovich.